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Gen 21

Perché vivo la Thailandia

 

DSCN0653“Vai in Thailandia, è un Paese bellissimo e la vita costa poco!”, così quattro anni fa, a ridosso del Natale, sono partita per la mia vacanza low cost, non consapevole di quanto invece mi sarebbe costata, e non in termini economici! Avevo bisogno di una vacanza fuori dai miei schemi, e dopo un paio di settimane in giro per la Thailandia sono andata nel nord, a Chan Mai, dove ho lasciato la mia valigia in una guesthouse, ho preparato uno zainetto con un asciugamano per il bidet, due paia di mutande, due magliette, il bikini, lo spazzolino da denti e il dentifricio. Per una settimana ho deciso di dire addio al computer, al silkepil, allo scrub, alle creme per il corpo, allo smalto. Volevo andare a piedi, camminare, scalare.

 

DSCN0642Sentivo che mi serviva il contatto con la natura, dove i bisogni non esistono. Così mi sono affidata a una guida locale. Camminavamo per una media di sette ore al giorno, raggiungevamo villaggi sperduti senza acqua corrente né luce dove pescavo e sciabattavo per la giungla selvaggia. Non ho mai fatto più fatica in vita mia: le zanzare, l’umidità e il caldo maledetto non mi davano tregua e non mi dava tregua il fatto di sapere che all’arrivo mancavano ancora quattro ore, tre ore, due, che il giorno dopo sarebbe stato uguale, che mentre rampavo su quei sentieri umidi e

 

DSCN0645scivolosi non potevo pensare e volare via coi pensieri, ma dovevo rimanere lì, con gli occhi puntati su dove mettevo i piedi. E ogni ora raddoppiava, i giorni ma sembravano di 36 ore, la settimana un mese: c’ero solo io, nella giungla selvaggia. E la mia guida, Pond. Senza di lui – giovane thailandese con età anagrafica di ventidue anni, dichiarato alla nascita sei anni dopo poiché i genitori non avevano i mezzi per arrivare all’ufficio nascite – sarei ancora là.

 

 

DSCN0636Ogni volta che gli chiedevo quanto mancasse all’arrivo mi rispondeva ridendosela: “three hours, but for you Debby six hours”, sarà anche per questo che il tempo non sembrava passare mai. Non potrei mai più ripetere un’esperienza simile, sebbene per la prima volta mi sentissi soddisfatta e fiera della strada che avevo percorso con le mie gambe. Mi sentivo piena di energia e svuotata da quei pensieri che complicano la vita di ogni giorno. Ero finalmente pronta a tornare in Italia e riprendere la mia vita e il mio lavoro.

To Be Continued…

1 comment

  1. sara

    Debby……ma non ci sto più capendo niente, dove sei????
    Ho già capito che quello che stai facendo è una figata ma vorrei sapere di più!
    Io ti sto scrivendo sempre dal solito posto, dove mi hai lasciato!!! :-((((
    Sentiamoci…..
    Bacioni
    Sara

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